Sbiancamento dentale

Sbiancamento Dentale

 

Ormai oggi nella nostra società l’immagine, l’estetica, assume un ruolo sempre più importante. Così negli ultimi anni anche in campo odontoiatrico si sono fatte sempre maggiori le richieste estetiche: oltre che ad una bocca sana, si vuole che i denti siano belli, allineati, bianchi.
 

 
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Un sorriso è il primo e più gradito biglietto da visita. Per questo molti pazienti richiedono non solo la pulizia periodica dei propri denti, ma anche lo sbiancamento dentale per avere sempre denti più bianchi. Ho raccolto qui le domande più frequenti che generalmente vengono poste dai pazienti.


Come avviene lo sbiancamento?
lo sbiancamento viene attuato attraverso l’uso di agenti sbiancanti quali il Perossido di Idrogeno ed il Perossido di Carbammide. I gel sbiancanti penetrano nello smalto e nella dentina. A contatto con il dente il Perossido sprigiona radicali di ossigeno che si insinuano tra i prismi dello smalto, distruggendo le molecole di pigmenti colorati, rendendole incolore. Lo sbiancamento avviene dall’interno e riesce ad eliminare macchie endogene che nemmeno la più accurata pulizia dentale professionale riuscirebbe a togliere.
 

Quali sono le tecniche disponibili per sbiancare i denti?
Lo sbiancamento dentale può essere effettuato attraverso due tecniche: sbiancamento presso lo studio dentistico e sbiancamento domiciliare. La scelta della tecnica dipende dall’esame clinicoe dalle esigenze del paziente.
Le differenze tra una metodologia e l’altra sono le seguenti: la concentrazione degli agenti sbiancanti, la frequenza e la durata delle applicazioni.

Nello sbiancamento domiciliare si utilizzano concentrazioni al 10% di Perossido di Idrogeno o l’equivalente 30-35% di Perossido di Carbammide. Questa tecnica a sua volta si può differenziare in due differenti approcci:

  • Il prodotto viene fornito dallo studio dentistico ed al paziente vengono date tutte le informazioni inerenti alcaso.
  • Il prodotto viene fornito sempre dallo studio, ma il trattamento viene realizzato attraverso delle mascherine individuali tremoformate.

 

Nello sbiancamento effettuato direttamente presso lo studio dentistico, invece, si utilizzano concentrazioni di Perossido di Idrogeno che variano dal 35% al 38%.
Oggigiorno esistono prodotti eccellenti che utilizzano Perossido di Idrogeno al 38% che danno ottimi risultati e non necessitano l’utilizzo di particolari lampade per attivare il prodotto e al contempo riescono a dare un risultato in tempi brevi come con i prodotti fotoattivi. Altre metodiche professionali prevedono l’utilizzo di: Perossido di Carbammide ad alta concentrazione (oltre il 35%) con mascherine individuali. Lo sbiancamento professionale eseguito in studio ha come obiettivo principale la rapidità del trattamento.
 

Cosa bisogna fare prima di iniziare un trattamento sbiancante?
Innanzitutto è indispensabile eseguire una valutazione anamnesica sullo stato di salute generale ed una valutazione clinica del cavo orale del paziente, analizzando anche le loro aspettative e le loro implicazioni psicologiche perché, in realtà, non tutti i pazienti che richiedono uno sbiancamneto possono essere idonei al trattamento. Il passo successivo è quello di sottoporre il paziente ad una seduta di igiene orale professionale per rendere accessibili tutte le superfici dei denti al prodotto sbiancante. Tartaro e placca inibiscono l’efficacia degli agenti sbiancanti. 
 

Ci sono particolari precauzioni da eseguire?
In generale le istruzioni post-applicazione da fornire al paziente per ottimizzare i risultati sono: evitare almeno durante le 48 ore successive al trattamento il consumo di cibi o bevande colorate come caffè, tè, vino rosso, liquirizia ecc. inoltre, per cercare di tenere sotto controllo possibili effetti secondari quali la sensibilità dentale, che si può presentare nel 67% dei casi, bisogna evitare l’assunzione di cibi o soluzioni ipertoniche o acide, quali aceto, agrumi e soft drinks.
 

Quanto tempo occorre per completare il trattamento sbiancante?
Il tempo di trattamento è sempre inversamente proporzionale alla concentrazione del principio attivo. “Tutto e subito” per chi ha fretta con lo sbiancamento professionale in studio. Il paziente in un’ora inizia e finisce. Chi non ha fretta può invece utilizzare trattamenti domiciliari più o meno lunghi, da una settiamana (10% P. di C.) a 4-5 giorni (15-20% P. di C.) a seconda della concentrazione scelta da applicare con una mascherina personalizzata oppure con le strip, mascherine universali prevaricate. Le due tipologie si differenziano anche in termini di costo: il primo metodo ha un costo più elevato, mentre il secondo è più economico. Bisogna però tener presente che la metodica domiciliare a medio-basse concentrazioni richiede una bocca senza sensibilità, senza recessioni e una dentatura perfettamente allineata, per favorire una perfetta adesione tra l’arcata e la mascherina.
 

Lo sbiancamento può danneggiare lo smalto?
L’utilizzo corretto delle indicazioni cliniche, sotto il controllo dell’odontoiatra, difficilmente può provocare danni allo smalto. Ritengo assolutamente vantaggioso l’utilizzo di prodotti sbiancanti che al loro interno abbiano sia il Fluoro, come rimineralizzante e quindi prevenire potenziali alterazioni e per la sua azione anti cariogena, sia il Nitrato di Potassio come prevenzione della sensibilità dentinale.
 

Esistono effetti collaterali dello sbiancamento?
Il trattamento di sbiancamento dei denti vitali non presenta normalmente effetti collaterali, escludendo una accertata allergia ai perossidi. Possibile effetto collaterale, invece, è la fastidiosa ipersensibilità dentinale che spesso i pazienti si provocano scegliendo un trattamento “fai da te” acquistando presso para-sanitarie o per vendite di vari genere, senza considerare origine, qualità e reale indicazione del trattamento.
 

Quanto tempo dura l’effetto? E come si effettua il mantenimento?
Lo sbiancamento ottenuto dura se viene stabilizzato e “rispettato” con uno stile di vita e abitudini comportamentali corrette. Standardizzare la durata è difficile, perché è tutto su base individuale. In genere consiglio ai pazienti, come mantenimento, 2 o 3 siringhe domiciliari, una volta all’anno, che consegno durante la seduta di richiamo di igiene. Spesso mi è capitato di non dare niente, in quanto il colore era assolutamente stabile. Non mi sono mai trovato nelle condizioni di rifare completamente una procedura di sbiancamento professionale ad un paziente già trattato.
 

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